SOGNARE UN PAESE NORMALE | Dott. Giuseppe Torcivia |
Il nostro è un Paese di navigatori, poeti, filosofi, letterati, cantanti, di inventori, di tanta brava gente dal cuore grande, oggi, anche di sognatori. In questo Paese dove tutto è cambiato e "stravolto" penso che le persone siano diventate un pò sognatori. Ecco vedete,cari lettori,in ogni persona c'è sempre un bisogno di sognare quando tutto e tutti ti sono contro, cosa ti rimane da fare altrimenti?
Non è poi vero che le cose più belle, quelle che crediamo siano impossibili o difficili da raggiungere le consideriamo sogni?
Quante volte momenti di nostro scoramento sono scomparsi,svaniti o cancellati da un sogno. Questo può aiutarci a vivere,ci spinge ad andare avanti,ci da carica e speranza.
Se in ciascuno di noi c'è una grande fede,costanza e certezza di essere portatori di qualcosa di veramente buono e nobile, quel sogno lo si farà diventare una meravigliosa realtà.
Quanti sogni nella storia del mondo si sono tradotti in realtà?
Quanti grandi della storia sono stati definiti dei sognatori,innamorati dei loro sogni e matti?
Sognatori e matti che suscitando nei detrattori, nei pessimisti e indifferenti, incredulità e scherno,hanno realizzato cose belle,grandi ed importanti.
I matti e i sognatori pensano e sono convinti che la forza delle idee giuste ed oneste possono prima o poi sconfiggere la sordità di coloro che non vogliono ascoltare.
In un Paese dove si celebrano i 150 anni della sua Unità e si osserva ,con grande stupore e sgomento, che vengono omaggiati e premiati dagli elettori coloro che dimenticano e snobbano un importante evento,una grande storia e soltanto ricordano e celebrano "i territori del Nord"; ai matti e sognatori non rimane che sognare una nuova classe dirigente,un governo compatto,un popolo unito, tutti attorno ad una sola bandiera: il Tricolore italiano.
Ecco fino a che punto può arrivare la follia umana. Sognare per immaginare di vivere una realtà diversa. I matti e sognatori si accontentano di sognare un Paese normale,un Paese dove per andare avanti non bisogna far parte del clan o avere l'aiuto di una determinata associazione,o essere amico del potente di turno.
Sognare un Paese dove il cittadino venga seriamente rispettato,una famiglia possa tranquillamente arrivare alla fine del mese,i poveri vecchietti possano condurre una vita serena e i poveri pensionati non vivano di sussidi o beneficenza, ma di dignitose pensioni;i lavoratori precari non arrivino ad età adulta o pensionabile mantenendo sempre lo status di precario.
Sognare un Paese dove le migliori capacità e intelligenze non siano costrette ad emigrare;dove la cultura e la ricerca vengano valorizzate, sviluppate e finanziate.
Sognare una vera e rapida ricostruzione delle zone colpite dal sisma che assicuri "alle comunità morte assieme al sisma" la rinascita dei loro luoghi di ritrovo del tempo che fu.
Sognare un Paese dove un patrimonio artistico, che tutto il mondo ci invidia,non venga lasciato alla incuria e al degrado; un Paese dove funzionano scuole e ospedali,dove ci sia piena e reciproca collaborazione tra lavoratori e imprenditori;dove i giovani possano avere un lavoro(non precario) e farsi una famiglia.
Un Paese dove tutti possano avere cibo,cure,un tetto sotto il quale vivere; dove chi la pensa in modo diverso non lo si consideri un nemico,e la politica non sia una " lotta di potere tra clan ".
Sognare,come scriveva Enzo Biagi : "un Paese in cui l'unico punto di riferimento non è la geografia con i suoi confini, ma la legge uguale per tutti".
Sognare un Paese dove una stretta di mano ha ancora un suo valore e la parola data un impegno d'onore; dove non si parli più di Nord e Sud,ma solo di Italia; di "polentoni" e "terroni" ,ma solo di Italiani.
Pretendono molto i matti,le persone perbene,i sognatori di questo Paese?
Questi sogni diventeranno realtà?
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