La Georgia dichiara per bocca del suo Presidente: "Preferiamo essere i sudditi d'Europa che schiavi della Russia".
La Georgia, ma anche il Mondo intero aspetta con il fiato sospeso la riunione dell'UE di lunedì prossimo a Bruxelles.
Potrà arrivare una decisione salubre e promettente per un Paese che scelse un modello occidentale per la sua rinascita?
Saprà mostrare l'Occidente al Cremlino che le leggi accordati di una pacifica convivenza valgono per tutti i paesi?
La Russia nel fra tempo prova i missili intercontinentali e continua a deridere i paesi-difensori della sovranità territoriale della Georgia.
La diplomazia della NATO e dell'UE usa l'arma delle parole, meritando un sorriso ironico da parte dell'ambasciatore russo con una valutazione "la montagna che ha partorito il topolino".
Mentre il 25 agosto 2008 nell'aula della DUMA da parte del on. Vladimir Zhirinovskij l'Europa è stata derisa e denominata come "l'ultima, vile civilizzazione moribonda e putrida" e l'Unione Europea è stato chiamato "un kolkhoz europeo" dei paesi che non vogliono morire da soli e per questo si sono riuniti: per morire in compagnia. E per quanto ci sta accadendo è facile capire che non è solo l'onorevole eccentrico della DUMA a pensarla così.
Oggi alla luce dell'invasione russa in Georgia, sta prendendo una sfumatura diversa anche l'accaduto in Cenenia.
Ascoltate parole di Milana Terloeva, giornalista cecena che racconta la sua Cecenia di oggi:
"... "In Cecenia sopravvivere è già resistere. Pensavo che nulla fosse peggio dei bombardamenti, ma dopo essere tornata a Groznyj mi sono accorta che sbagliavo... Groznyj oggi è un caos di morti e di menzogne dove ombre umane lottano per sopravvivere. Regnano il selenzio, la rassegnazione, la disperazione...E’ un regime autoritario; la stampa e la televisione non hanno bisogno di applicare la censura, perché la censura è già alla fonte. Tutti sanno che ci sono argomenti che non si possono toccare, che non si può criticare il potere instaurato da Putin... E’ tutto molto complesso. E comunque nessuna critica al potere, neppure la minima, è tollerata. Prima, quando c’era l’esercito russo, la popolazione veniva colpita indiscretamente, c’erano le retate, ora è sempre colpita, ma in maniera mirata. Sanno che se si tace, si può sfuggire ai rastrellamenti."
Cecenia: un conflitto vecchio di tre secoli. E ce l'hanno fatta a sopraffarla perché il Mondo ha chiuso gli occhi sulla tragedia del popolo ceceno...
La Georgia: il quarto secolo di resistenza. Quale domani aspetta la sovrana Georgia? Di essere schiavi dell'Impero di Putin?
Ce ne sono tanti anche in Russia che vorrebbero dire "BASTA" al totalitarismo del suo governo che non vuole più nascondersi e si è girato verso il mondo con la sua vera faccia. Anche in Russia ce ne sono tanti che griderebbero: "Motto di Putin - possedere il Mondo intero!" alludendo al gioco delle parole perché Vladimir significa il possessore del Mondo.
In quei giorni della guerra aperta sulla terra georgiana, oltre a bombardare, sparare, uccidere, i soldati russi portavano con se tutto che trovavano sotto mano: mobili, suppellettili, posate, tubi, addirittura smontavano i cessi negli appartamenti. L'Armata così mostra che nella grande Russia le cose vanno piuttosto poco bene. Un autore e cantante russo che ha voluto rimanere anonimo con la sua canzone accusa Putin di regnare la Russia e altri con delle leggi di KGB (qui potete ascoltare la canzone, mentre qui potete leggere il testo).
L'Italia è intenzionata di fare da mediatrice tra la Russia e l'Occidente. E' una "MISSIONE quasi IMPOSSIBLE", dovrà accadere un miracolo per riuscire accontentare tutti e non offendere troppo qualcuno.
Ma per adesso c'è il Mondo che aspetta che cosa farà l'UE il 1 di settembre:
*riuscirà a passare sul filo di rasoio?
*riuscirà a sciogliere il nodo?
*o quel nodo è un "nodo di Gordio" e va tagliato?
Paolo Francesco Barbaccia, promotore del movimento "LA VOCE DELLA TOSCANA"
Comunità georgiana di Poggibonsi (SI)
mercoledì 27 agosto 2008
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