Il patriarca di tutte le Russie, Alessio II, capo della potente chiesa ortodossa, è morto senza aver dato un benvenuto al cattolicesimo nel suolo anticamente ortodosso (la parola "ortodosso" letteralmente significa "giusto", "corretto"). E pure sono entrambe fedi cristiane. Bisogna soffermarsi e riflettere profondamente sulle ragioni di questa ostinazione o ottusità che in altro modo potrebbe chiamarsi il vivere secondo i propri principi. Probabilmente il gene russo conserva gli anticorpi con la memoria dei 3 secoli orribili del giogo mongolo-tartaro. La Russia che interagisce con il Mondo intero, volutamente e gelosamente conserva la sua ortodossia. E pure è un territorio vastissimo dove dall'antichità convivono tutte le religioni.
Oggi la politica ufficiale italiana parla della moratoria sulla costruzione delle moschee in Italia. In questi giorni si è sentito un po' di tutto a proposito, e anche che la Toscana è in avanguardia dei territori dove il proselitismo islamico è benaccetto e sostenuto.
Non intendo proclamare degli slogan a proposito, ma credo che debba essere la popolazione che decida, se accettare o meno la costruzione sul proprio territorio dei luoghi di culto diverso da quello storico-tradizionale. In altri parole propongo che ci sia un REFERENDUM in ogni caso della proposta per una nuova moschea o centro culturale islamico.
A proposito dei centri culturali: l'ho sempre detto che centri culturali debbono essere italiani con anche delle persone di altri nazionalità che avranno la possibilità di inserirsi e integrarsi meglio, come altrettanto gli italiani avranno la possibilità di conoscere le persone che vivono e lavorano accanto, scambiandosi delle loro culture e non separandosi. Così diminuisce l'ostilità o timore reciproco - è l'ignoto che fa paura!!!
Ma torniamo all'argomento.
Dunque: un REFERENDUM popolare per ogni nuova moschea!
E adesso vi propongo alcuni riflessioni che sarebbero utili per valutare ogni "pro" e "contro" per continuare ad essere sostenitori o meno di proselitismo.
ISLAM è forte a casa propria, e giustamente cerca di tener uniti e forti i suoi fedeli anche nei lontani paesi, ormai cristiani da secoli. E' una "crociata" al contrario, quella di ISLAM, insediarsi nei paesi ospitanti tramite le leggi e tribunali che consentono ai cittadini o residenti dello Stato laico occidentale di esigere di togliere i Crocifissi dove erano da secoli, o costruire le Moschee dove non vi sono stati mai.
Non affermo che da oggi a domani bisogna aspettare gli atti terroristici in Italia, e sopratutto in Toscana. Ma indubbiamente, sta cambiando la situazione demografica e la composizione percentuale tra gli italiani e non italiani. E sottolineo: tra gli italiani sempre meno credenti e non italiani fortemente credenti.
Toccando anche il lato del terrorismo: vediamo tanti esempi dei kamikadze che muoiano senza indugi nel nome di Allah, ma quanti italiani sono pronti nei giorni pacifici morire per le loro idee in nome della Repubblica o di Cristo? E' evidente uno squilibrio delle emotività spirituali nei comportamenti tra gli italiani e non italiani che bisogna sempre tenerne conto.
Prima di decidere il proprio voto sulla costruzione di una nuova moschea, ogni cittadino del posto deve sapere che il crescente squilibrio della composizione percentuale della popolazione riporterà dei cambiamenti in ecologia relazionali perché sarà eminente una "ripartizione" degli spazi sociali, convivendo insieme con delle realtà e tradizioni diverse da quelli abituali.
Fino ad oggi in Toscana non vi erano gli incidenti rilevanti che possiamo definire come sovversivi di stampo del terrorismo islamico, ma chiudere gli occhi alle realtà del giorno o imitare lo struzzo, o ancor peggio, decidere di costruire le moschee per ottenere i voti nelle elezioni amministrative, sarebbe una vera e propria miopia politica, o nell'ultimo caso, una "prostituzione" elettorale.
Paolo Francesco Barbaccia, promotore del movimento "LA VOCE DELLA TOSCANA"
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