giovedì 18 marzo 2010

Amici miei, s'ho stato richiamato ... ma per un dovere preciso e programmato.





Oltre a questi straordinari libri che Bruno Macchi ha scritto in collaborazione con Marcello Pacciani, ci ha lasciato complessivamente 188 ore di trasmissione riunite in 67 videocassette intitolata «STRAPAESE» - una trasmissione televisiva di un'emittente di Castelfiorentino.




Gli hanno detto ADDIO così:

Addio Macchi, "voce storica"

Se ne andato Bruno Macchi, storica figura di Poggibonsi. Novantunenne, Macchi è stato un profondo conoscitore della città di cui ha seguito con passione trasformazioni e problemi.
Bruno Macchi dagli schermi di una delle primi televisioni private, tv4, che trasmetteva da Castefiorentino, ha sempre detto la sua con grande competenza, affrontando con vivacità e acume le varie questioni cittadine. Nel suo programma, "Strapaese", seguitissimo all'epoca, raccontava storie di Poggibonsi e di poggibonsesi, dando molto spazio alle tradizioni.

E così:
Ha raccontato gli ultimi cento anni di storia della città. Oggi è funerali.
Poggibonsi piange la scomparsa di Carestia.
Uno dei personaggi più simpatici e schietti della città, Bruno Macchi, il popolarissimo "Carestia" di mille eventi e situazioni, ci ha lasciato. Lo ha fatto in punta di piedi e senza clamori in una silenziosissima mattina di neve, con l'aria serena di chi sa di essere giunto all'ultimo traguardo senza molti rimpianti e sicuro di aver vissuto come voleva.
Aveva festeggiato da poco, circondato dall'affetto del figlio Carlo e da una schiera di nipoti, grandi e piccini, come diceva, i suoi novant'anni, da Alcide, anzi dal mio Alcide, fra motti, battute, facezie e spiritosaggini che lo facevano ovunque protagonista.
Amante della città e delle sue tradizioni, aveva meticolosamente raccolto testimonianze storiche e di quotidianità paesana degli ultimi cento anni di vita poggibonsese, rappresentate per lo più da un autentico tesoro fotografico, attentamente selezionato e catalogato di cui, insieme all'amico Marcello Pacciani, presentò una scelta in due bei volumi editi da Lalli, andati letteralmente a ruba.
Ma la sua notorietà si diffuse ben oltre l'orizzonte casalingo con la trasmissione televisiva Strapaese, diffusa da un'emittente valdelsana, un appuntamento settimanale con la sua città e i suoi - parole sue - 3540 amici, in cui, per ben cinque anni, fece conoscere, approfondire, rivivere fatti e misfatti della sua città. Ma quelli più piccanti e importanti - mi confessava durante le nostre escursioni a Castello - le ho raccolte nel mio Brogliaccio, che non è un libro ma, come giustamente dice l'amico Marco Panti, il diario della città.
Stamane alle 100, nella chiesa di San Giuseppe, molti di quei suoi 3540 amici saranno a dirgli addio. Il Corriere di Siena, si unisce al cordoglio dei suoi famigliari. (Giovanna Cencetti)
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Mentre noi vogliamo ricordarlo con la sua foto d'infanzia, tratto dal suo libro e "dare l'ultima parola" allo stesso caro Bruno che nel lontano 1993 scriveva:


Desidererei che dopo la mia morte, come di consueto venisse affisso un manifesto con la seguente dicitura.
Amici miei, s'ho stato richiamato ma non pe' fa il soldato e anda alia guerra ma per un dovere preciso e programmato. Lascio quindi per sempre questa terra. Resistete vi prego e vi capisco, fatevi ancora di belle bevute. Intanto vi saluto e suggerisco: divertitevi e pensata alla salute.


1929-1930 da sinistra: Bruno Macchi, Mario Fabiani e Vasco Macchi



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