" LA
SITUAZIONE NON E' TRAGICA, MA E' SERIA"
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Dott. Giuseppe Torcivia
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(... FLAIANO )
Da
una lettera al direttore di un settimanale: "Sono residente in
Germania da molti anni, a cena discutevo di politici con alcuni
conoscenti, ad un certo punto un'amica tedesca dalla lingua tagliente
mi chiede a bruciapelo: Marco, sai qual'è la differenza tra i
politici tedeschi e quelli italiani? No, rispondo io. - I politici
tedeschi prima di essere politici sono tedeschi e fanno gli interessi
della Germania. I politici italiani invece non fanno gli interessi
dell'Italia, ma i propri o al massimo quelli della famiglia e
qualcuno anche della cosca di appartenenza ".
E'
stata tradita quell'idea dell'Europa dei popoli che aveva
caratterizzato la grande spinta iniziale di Alcide De Gasperi, Konrad
Adenauer e Robert Schuman.
L'euro
si doveva fare, ma insieme a un governo comune europeo.
Quando
sono gli interessi a prevalere sui valori, non si va molto lontano.
Le
manovre economiche degli ultimi 10 anni sono costate agli italiani
500 miliardi, mentre nello stesso periodo il debito pubblico è
aumentato pure di 500 miliardi.
LE
MANOVRE A CHE SONO SERVITE ?
Un
italiano su tre è a rischio povertà. L'Italia è il Paese della
zona euro dove le casse sono sempre vuote e il rischio di
emarginazione sociale più alto.
Tutte
le politiche sociali poste in atto sembrano inadeguate perchè non
hanno rimesso in moto l'economia.
AUSTERITA'
– AUSTERITA': siamo arrivati al 13% di disoccupazione, due
generazioni di giovani distrutte, stipendi miserabili, pensioni da
fame, precarizzazione a vita, milioni di persone senza alcuna
possibilità di miglioramento, senza futuro.
RIPRESA
- RIPRESA: " Arriverà ", "stiamo per uscire dal
tunnel", mentre centinaia di imprese chiudono, migliaia e
migliaia di esercizi commerciali abbassano le saracinesche, antiche e
storiche botteghe spariscono, bravi artigiani buttano la spugna.
Nelle
grandi città il degrado aumenta, in più regioni imperversa la
grande criminalità, intere aree metropolitane subiscono una
quotidiana microcriminalità, siti archeologici lasciati all'incuria
per mancanza di fondi, aree turistiche abbandonate, un grande
patrimonio artistico poco sfruttato.
La
" ripresa è fragile ", il debito cresce, l'occupazione
peggiora.
QUESTA
E' OGGI L'ITALIA
Dovremo
essere orgogliosi di essere italiani (la nostra storia ce lo
permette) e invece farisei, cialtroni, marpioni, corrotti, ladri ci
fanno vergognare, infangano il buon nome dell'Italia in Europa e nel
mondo.
In
questo nostro Paese la vergogna è una parola sconosciuta a molti
politici e amministratori pubblici. E' inutile dire loro di
vergognarsi perchè sono spudoratamente senza vergogna.
SENZA
IDEALI CHE COSA SIAMO ?
Questo
nostro popolo sembra addormentato, intontito di fronte a partiti,
movimenti guidati da personaggi posseduti dalla chiacchiera, dalla
volgarità e dall'odio, dalla stupidità. dal delirio di onnipotenza,
dalla menzogna.
Personaggi
che in Italia fanno i gradassi e in Europa cedono alla volontà di
altri, non alzano la voce per difendere gli interessi e i diritti del
nostro Paese, non battono i pugni sui tavoli quando è necessario.
Oggi
spesso la politica italiana vive di panzane, di parole roboanti.
Sembra
di essere ritornati a tempi di MEO PATACCA................O FRANZA O
SPAGNA PURCHE' SE MAGNA....................................
Il
malaffare ha creato una società di indagati, indiziati e condannati.
Dicono
che trovare incensurati nell'ambito delle persone che contano ogni
giorno è sempre più difficile.
Abbiamo
dei responsabili pubblici: "Gelosi, biliosi, vanitosi, non
pensano che ai propri interessi personali" (Oriana Fallaci "La
rabbia e l'orgoglio").
Molti
vivono al di fuori della triste e dolorosa realtà italiana.
Gli
antichi greci dicevano: quando gli dei hanno deciso la rovina di un
uomo lo fanno prima impazzire.
Oggi
nel nostro Paese siamo all'impazzimento generale. Fuori gli anziani,
avanti i giovani: vanno di moda i rottamatori, giovani rampanti che
considerano anche i migliori "vecchi" (della politica)
superati, rincitrulliti, un peso morto.
Intelligenze,
capacità, esperienze da archiviare, da dimenticare. Per costoro
l'unico metro di valutazione è l'età anagrafica.
Giovani
che non capiscono, molto superficiali, poco umili, che si sentono
"più alti del loro sedere".
Io
li contesto questi giovani ai quali manca l'esperienza, la conoscenza
delle storie degli altri e il rispetto.
Giovani
che non comprendono, non vogliono capire quanto bene può portare al
Paese una serena e fattiva collaborazione tra loro e le "vecchie"
esperienze, tra loro e le menti migliori a prescindere dall'età
anagrafica.
IL
VERO PROBLEMA OGGI E' CHE L'ITALIA HA BISOGNO DI CONCORDIA, DI
UNITA', DI ESSERE GOVERNATA E GOVERNATA BENE.
La
nostra non è nostalgia del passato o avversione del presente e del
nuovo, ma l'amara constatazione di una dolorosa e triste realtà che
da tempo incombe su di noi e che dura fino ai nostri giorni.
Signori
politici voi siete quelli che dovete fare e guidare questa nazione,
ma dato che anche il meno sveglio ha capito che non siete in grado,
non potete o non volete fare calate il sipario sul palcoscenico di
questo "teatrino della politica" e smettetela di prenderci
per i fondelli.
Questo
Paese è stanco di ascoltare parole, promesse mai realizzate, di
sogni regalati a piene mani, di credere nell'uomo della provvidenza
di turno.
Nel
2014 sempre più italiani hanno capito che le promesse e i sogni
rimarranno tali e sanno che la bacchetta magica la possiedono
soltanto i personaggi delle favole e i fanfaroni.
1 commento:
Domenico Cammarano il 28/04/2014 alle 20:27 scrive:
Una riflessione sempre attuale, purtroppo per la nostra Italia! Troppo dilettantismo, poca professionalità, molta superficialità, ma soprattutto poco senso dell’onestà e del dovere verso la nazione, verso la propria gente e verso se stessi. Il dottor Torcivia attraverso “La voce della Toscana” ancora una volta amareggiato per la situazione italiana, lamenta giustamente la “pochezza” della politica nostrana, ormai senza più schieramenti e senza più ideologie, ma accomunata solo dal “particulare interesse” ovvero sembra di essere ritornati a tempi di MEO PATACCA…………….O FRANZA O SPAGNA PURCHE’ SE MAGNA……e a mangiare sono sempre gli stessi! Sicuramente la classe politica ha le sue gravi colpe, ma anche i cittadini da troppo tempo hanno delegato o peggio ancora hanno rinunciato a far politica, affidandosi completamente ai “salvatori della patria”, che senza nessun controllo continuano a beffeggiarsi di tutti con slogan e promesse da teatro dei burattini. Credo che ancor di più è necessario partire da un impegno civico collettivo, per mettere alla gogna i “pupari” e percorrere l’unica alternativa possibile che di chiama “democrazia diretta”.
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