“Non
siamo dei
mestieranti della partitocrazia ma dei soldati politici della
Tradizione. Le elezioni democratiche, per quanto importanti, sono solo
un fatto tecnico
e contingente, la nostra è una battaglia meta politica, culturale e
spirituale per far rinascere l’Europa dei popoli e delle
identità. Il nostro modello ideale rimane quello del Sacro Romano
Impero”
Con queste chiare parole, ieri
sera, l’eurodeputato Mario Borghezio, ha iniziato il suo intervento all’incontro milanese organizzato dal “barone
nero” Roberto Jonghi Lavarini, allo Spazio Ritter del libraio ed editore Marco Battarra.
E su
questo inusuale livello politico, alto e nobile, si sono sviluppati
anche tutti gli altri interventi, fra i quali segnaliamo quello
eccezionale di
Pierfranco Bruschi (già rappresentante in Italia della Jeune Europe di Jan Thiriart,
storico movimento
nazional-rivoluzionario europeo, nella quale, in gioventù, ha militato
lo stesso Borghezio), quello culturale ed operativo del conte Prof.
Giuseppe Manzoni di Chiosca e Poggiolo (che ha proposto una scuola permanente di formazione politica), quello di Mauro
Melchionda (che ha sottolineato l’importanza fondamentale di coinvolgere i giovani), quello di Antonio Imperatore
(dirigente leghista con un passato, mai rinnegato, nella destra radicale) e quello del Dott. Giuseppe Costi (già dirigente
missino e segretario della Giovane Italia a Parma, da
anni, militante della Lega). Fra il numeroso ed attento pubblico,
entusiasta
per la profonda tensione ideale della riunione (non si è minimamente
parlato di campagna elettorale e preferenze ma, solo, di valori, idee e
azioni culturali e sociali da intraprendere insieme!) segnaliamo: la
immancabile amica contessa Elena Manzoni, il conte
Alessandro Romei Longhena, Giovanni Pugliese (presidente della associazione culturale ed identitaria
Calabria Domani), Paolo Soffritti (esponente del Fronte Nazionale di Adriano Tilgher), lo scrittore
e ricercatore storico Pierangelo Pavesi, il Prof. Antonio La Bollita , il capitano Francesco Lauri
ed “il leone” Mario Mazzocchi Palmieri.
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