lunedì 28 settembre 2009

Poggibonsi. Diario dal ghetto sperimentale di mondezza. Settimana n.1



Diario- buffa odor di...pesce putrefatto.
Per la raccolta differenziata mi sono preparato in anticipo. Ingenuo, sono andato al centro commerciale e ho comprato 1 (!!!) contenitore per raccolta differenziata. Tornato a casa, ho scoperto che
avevo bisogno di più contenitori, ma per la mia piccola cucina, così comune per il quartiere storico delle cittadine italiane, anche quel uno che ho acquistato era di troppo perché ha ingombrato lo spazio. Però, ricordando che ho promesso a me stesso di applicare tutto il mio senso civico gentilmente richiesto dal Comune di Poggibonsi ai residenti del centro storico, ho iniziato la raccolta differenziata.
Con qualche difficoltà iniziale, in 2-3 giorni ho cominciato di non sbagliare i colori delle buste e, assiduamente e costantemente consultando la promemoria, sono riuscito a non sbagliare i tipi di rifiuti, i colori pacchi, i giorni della raccolta.
Il mio problema è iniziato il mercoledì scorso perché abbiamo avuto la disgrazia di fare il pranzo a base di pesce. L'odore ci ha disturbato, ma giorno dopo fortunatamente ci siamo liberati della busta mal odorata, decidendo di pianificare il nostro menu secondo il ritiro rifiuti organici: ciò è
mai "pesce" lunedì, martedì, giovedì e sabato altrimenti la cucina, oltre ad essere ristretta dai contenitori e sacchi, potrebbe diventare invivibile per colpa degli odore sgradevoli che ognuno di voi conosce già bene.

Tuttavia non è finito lì. Le vaschette, contenitori di frutti di mare, lì abbiamo giustamente messi nel sacco verde, dove, secondo le indicazioni dell'informativa sono andati a finire i contenitori di latte, vaschette di carne, scatolette e lattine varie e cose simili.

Dopo 2-3 giorni ci siamo accorti che i rifiuti per il sacco verde nella nostra casa prevalgono altri tipi, ci siamo accorti che l'odore che emanava questo sacchetto era forte e insopportabile, ma peggio di tutto che, cominciando a riempirlo da lunedì 21 ci toccava aspettare mercoledì 30 settembre, in poche parole, abbiamo cominciato ormai a riempire il terzo sacchetto verde, ma dobbiamo aspettare ancora fino a mercoledì per buttarlo via - 10 giorni di sporcizia, puzzo e sacchi per terra!!!

Non so per quale motivo o secondo quale malvagio o stupido progetto il Comune di Poggibonsi ha preso di mira il centro storico, riducendo le cucine dei residenti in numerose piccole, ma mal odorate discariche, ma so che questo è una molestia contro di noi, è un dettato da parte dell'amministrazione comunale a costringere una parte dei cittadini alle sofferenze e mondezza.

Ora, voi, cari concittadini, quelli che vivono dentro e fuori dal ghetto del centro storico, e quelli che concordano con me, vi prego di aiutarci a cambiare questa situazione goliardica, questa marasma urbana proclamata di servire a portare benefici per l'ambiente e anche per l'economia, ma che costringe 3.400 famiglie (circa ottomila residenti) ad un'esistenza umiliante e anche nociva per la salute.
Attenzione Signor nuovo Sindaco e Società che gestisce questa beffa sociale:
Stamattina ho sentito già i vicini a lamentarsi dalle finestre aperte ed è solamente l'inizio- non tutti hanno i soffitti, i garage, o le terrazze per tenere i sacchi con l'immondizia. La pazienza ha un limite.

Paolo Francesco Barbaccia Viscardi, residente del ghetto sperimentale di mondezza di Poggibonsi

venerdì 18 settembre 2009

"...in virtù del senso civico..." o l'esperimento destinato a fallire



Da lunedì il 21 settembre entrerà in funzione a Poggibonsi la raccolta differenziata "porta a porta", un servizio di ritiro dei rifiuti a domicilio.
Diamo un'occhiata solo alle due modalità di raccolta rifiuti.
L'organico sarà ritirato tre volte (lunedì, giovedì e sabato), l'indifferenziato due volte (martedì e venerdì).
Non so se le nostre spettabili casalinghe e i loro famigliari si abitueranno di non buttare via i sacchetti ogni giorno, sigillandoli bene ed aspettare il turno del ritiro?...
Al momento dell'annuncio della raccolta "porta a porta", "La Voce della Toscana" ha appoggiato l'iniziativa, ma veramente abbiamo sottinteso il giornaliero ritiro dei contenitori.
Proprio in virtù del senso civico non mi ribellerò subito a questo modo non civico di costringere le persone di conservare i rifiuti a casa per diversi giorni.
Ma visto che tale iniziativa è ancora in modo sperimentale, invito tutti i cittadini della zona interessata alla raccolta "porta a porta", nel caso che le mie paure fossero fondate, di mettere i sacchetti con dei rifiuti "alla porta" del Comune per provare di respirare agli ideatori di tale esperimento l'aria che dovremmo respirare noi con tutto ciò che nei contenitori in due giorni andrà in putrefazione.
E sarò io di farlo per primo lasciando accanto al mio sacchetto un mio biglietto da visita.

Paolo Francesco Barbaccia Viscardi, direttore del Giornale periodico online "La Voce della Toscana"

venerdì 7 agosto 2009

"La Voce della Toscana" a nome della comunità georgiana della Toscana

Poggibonsi, 14 agosto 2008.
















LEZIONI DI GUERRA - RIFLESSIONI SULL'ACCADUTO

Oggi è un anno dall'inizio del conflitto militare tra la Russia e la Georgia.
Che cosa realmente sia successo e stia accadendo da decenni in questa regione martoriata dai conflitti etno-religiosi e territoriali? Si sa bene che la guerra non viene combattuta da una parte sola, quindi invece di indagare chi fosse ad iniziare l'intervento militare, dobbiamo andare alle radici della contrapposizione. Innanzi tutto dobbiamo sfatare il mito che il conflitto in questa regione sia nato nel 1991 dopo la caduta dell'Unione Sovietica.
La Georgia fu fondata come stato indipendente e democratico nel 1918 il 26 Maggio dopo essersi distaccata dalla Russia Bolscevica del dopo-zarismo. Il Pre-accordo dell'indipendenza consisteva nella neutralità della Georgia (in Georgia si trovavano le truppe tedesche e inglesi che garantivano l'indipendenza della neonata repubblica democratica del Caucaso). La Georgia acconsentì la richiesta della Russia e liberò il territorio dalle truppe straniere, ma dal 1920 la Russia Bolscevica iniziò l'invasione della Repubblica democratica della Georgia che finì il 25 febbraio del 1921 con l'entrata dell'Armata Rossa in Tbilisi.
Krusciov nelle sue memorie scriveva sull'invasione del'21 ricordando come i cittadini guardavano l'armata rossa invadere il loro paese: “la popolazione georgiana ci guardava con tanto odio”, come pure è conosciuto un altro detto di Krusciov: “Voi georgiani in realtà sotto la maglia rossa indossate la maglia bianca" (in chiaro riferimento al movimento “menscevico”).
L'Impero Russo zarista non esisteva più sostituendosi con l'Impero Russo Sovietico. E proprio lo stesso meccanismo imperialista muoveva prima e muove oggi le azioni degli uomini del potere sovietico e post-sovietico.
I movimenti separatisti sullo spazio ex-sovietico delle repubbliche indipendenti si sono alimentati e sono aiutati in vari modi da servizi russi e rappresentano una forma di controllo e d'influenza della Russia sui suoi ex domini all'interno della CSI (Comunità degli Stati Indipendenti) ed oltre.
La Russia utilizza la questione dell'energia come una delle leve per manipolare gli eventi politico-sociali in Georgia e nell'Europa e fa di tutto per rimanere il fornitore di gas e petrolio esclusivo e dominante.
Per impedire che la Georgia possa rinvigorirsi e riprendere lo sviluppo industriale, la Russia fa di tutto per impedire che alcun gasdotto passi per il territorio georgiano.
L'accordo tra l'Eni e Gazprom del 6 del agosto scorso sul gasdotto "South Stream" sì converrà all'Italia per ripararsi dalle possibili crisi del gas nel futuro, ma vorremmo ricordare al Governo Italiano un vecchio detto di "non metter le uova sotto una gallina". Da qui è un fatto positivo l'accordo sul gas con l'Algeria. Ma prima che l'Italia riesca ad uscire dall'alta dipendenza energetica estera, bisogna riflettere sulla possibile alternativa al gas russo, bisogna cercare altre "galline" per le uova.
Torniamo alle origini del conflitto militare russo-georgiano dell'agosto scorso e per questo andiamo con le memorie negli anni lontani quando allora il presidente georgiano Shevardnadze scampò per miracolo ad un gravissimo attentato, ferendosi in modo abbastanza serio. Il presidente russo Boris Eltstyn si è complimentato con il presidente georgiano, però durante il colloquio telefonico prima di salutarsi, si rivolse a Shevardnadze con le parole: “smettete di fare gli accordi inerenti all'oleodotto Baku-Tbilisi-Ceyhan perché quel oleodotto deve passare sul territorio russo (la costruzione dell'oleodotto fu iniziata nel 1995 con l'inaugurazione dell'esso nel giorno del 13 Luglio 2006, gas del Mar Caspio passa sul territorio georgiano fino alle coste del Mar Mediterraneo). Bisogna notare inoltre che la Georgia che dipendeva completamente dai combustibili russi, riusci di passare anche a quelli di Azerbaigian, liberandosi dal totale dominio del Gazprom sulla propria energia e uscendo dal buio nel senso diretto.
Arrivando alla questione di influenza internazionale della Russia, soffermiamoci sul fatto come con il proprio veto all'Organizzazione delle Nazioni Unite la Russia impedì la presenza dei caschi blu e quelli degli osservatori dell'OCSE in Georgia, entrando sui territori contestati sotto la veste degli osservatori della pace con la promessa di far tornare i profughi di etnia georgiana nelle proprie case. Niente di tutto ciò, passavano gli anni mentre stranamente proprio lì alla popolazione locale sul suolo georgiano distribuivano i passaporti russi e come per miracolo proprio "la difesa dei cittadini russi sul territorio georgiano" divenne il pretesto dell'intervento militare da parte della Russia nell'anno scorso.
Nel febbraio 2007 nel suo discorso l'ambasciatore della Russia in Georgia disse: la Russia vuole vedere la Georgia indipendente, territorialmente integra e neutrale (la stessa condizione richiesta nel lontano 1921 alla repubblica democratica della Georgia).
La Georgia post-sovietica scelse la via democratica di sviluppo e per cui, interferendo sulla sua integrità territoriale, aiutando, alimentando lo scisma e il separatismo, la stessa Grande Russia influisce di nuovo sull'indipendenza della nuova Georgia.
Non volendo che la confinante Georgia seguisse il percorso occidentale, la Russia cerca di mettere i bastoni fra le ruote per impedire la prosperità e il benessere della sua vicina riottosa. Però sono sempre di più i paesi che scelgono una via democratica di vita e la Russia sta perdendo i colpi e gli amici, basta nominare l'alleato più fidato come la Biellorussia che non ha voluto riconoscere le repubbliche separatiste-marionette della Russia e farlo erano le uniche la Russia stessa e la Nicaragua (UE si è complimentata sulle aperture democratiche della Bielorussia verso la stampa locale).
Cosa possiamo dire in conclusione di questa riflessione sull'accaduto nel agosto del 2009 sul territorio della sovrana Georgia?
Con un intervento quasi tempestivo della Francia e del suo Presidente Nocolas Sarcozy, allora Presidente UE di turno, fu evitato il peggio, fu impedito per un pelo lo scenario del lontano 1921 dell'annessione della Georgia alla Russia. Però il piano di ritiro delle truppe russe non viene rispettato e i territori occupati si dichiarano indipendenti. La Georgia vede il suo territorio occupato di un quarto e bussa alle porte dell'Europa per una giustizia per la sua sovranità.
Ma prima di tutto i georgiani attendono dall'Europa con tanta speranza ogni passo progressivo per l'incremento della loro economia, mentre per l'Europa l'investimento anche nella costruzione del gasdotto Nabucco significherebbe uscire dalla dipendenza drastica dal petrolio russo. La Russia sarà costretta a trattare con il mondo in modo diverso come fece con la Georgia l'anno scorso perché è anche negli interessi suoi di fare commercio e di riuscire a superare la crisi economica che rende la vita della popolazione russa estremamente difficile.
Il russo detto è chiaro "Se vuoi la pace, fai i preparativi per la guerra", ma anche l'Europa deve essere chiara con la Russia perché oggi l'ideologia "dividi e impera" diventa sempre più pericolosa - bisogna fare di tutto per conservare una pace giusta, ma non a tutti i costi.
Che le vite umane spezzati nei conflitti militari, anche in quello di agosto scorso, sia da parte georgiana che da parte russa, non siano svanite nel dimenticatoio e non li si aggiungano altre vittime delle guerre dove non ci saranno mai i vinti e i vincitori.
Riflessione, raccoglimento nella preghiera per le loro anime, ma anche per un domani più sicuro che prima.
Però a tutte le riflessioni si aggiunge un altra:... il gasdotto Nabucco insieme al gasdotto Southstream fornirà l'energia all'Europa, ma tutti e due passeranno per la Turchia che un giorno presenterà il conto ai destinatari...


Il movimento "La Voce della Toscana" a nome della comunità georgiana della Toscana.

Fotogalleria







La Fotogalleria a cura del

DEL MINISTERO DI STATO DELLA DIASPORA

lunedì 20 luglio 2009

La Primavera e l'Estate Cavalleresca


















L'Ordine Teutonico di Svevia ( THE ORDER OF ST. MARIA OF JERUSALEM (TEUTONIC ORDER) OF THE HOUSE OF ANTIOCH AND SVEVIA ), la Sede del quale è situata nel cuore della Toscana nella cittadina di Poggibonsi (Siena), sta vivendo la primavera e l'estate d'eccellenza da punto di vista degli eventi.
L'attività caritatevole, culturale e sociale dell'Ordine diretto da un toscano d'adozione Paolo Francesco Barbaccia Viscardi attrae sempre più attenzione di tante persone.
Sul sito dell'Ordine è possibile di conoscere lo spirito e linee guida del Sodalizio Cavalleresco, nonché la cronologia degli eventi dai tempi della fondazione dell'Ordine da parte del Duca di Svevia, Federico, figlio secondogenito di Federico Barbarossa, fino ai nostri giorni, quando negli anni '80 Paolo Francesco Barbaccia Viscardi, avvalendosi del diritto di discendenza dalla dinastia sveva, ha contribuito alla rinascita della doppia veste originaria dell'Ordine Teutonico, quella ospedaliera e cavalleresca.
I valori della fratellanza, sorretti dagli ideali della Cavalleria, contro ogni forma di ingiustizia ed intolleranza, in difesa dei deboli e degli oppressi, e lo scopo dell'Ordine per l' assistenza agli anziani e all'infanzia stanno condividendo diverse associazioni sia in Italia che in tutto il mondo.
Basta elencare gli ultimi avvenimenti della primavera-estate del 2009.

Città di Anagni, il 2 Maggio 2009. I Sinodo Equestre della Pace. Gemellaggio con l'Accademia Bonifaciana.

Assisi, 16 maggio, Il Patto di Intenti e Gemellaggio con la Confederazione Internazionale Cavalieri Crociati (CCC) firmato nella Chiesa Nuova, Casa natale di San Francesco, in Assisi.

2 giugno 2009, Castello di Fumone, Frosinone, Formale Atto di Conciliazione Tra la Casa Svevo-Normanna e Casa Angoina.

8-11 giugno 2009. Visita Ufficiale e una Missione congiunta in Mongolia per il Patto di Amicizia e Gemellaggio con il Sacro Ordine Filosofico Dinastico dei Cavalieri di Gengis Khan

18 luglio 2009. Scurcola Marsicana (Provincia dell'Aquila), PREMIO INTERNAZIONALE D'ANGIO' e la cittadinanza artistica-culturale 2009 al Gran Maestro a cura del Centro Studi Carlo I° d'Angiò

Una breve pausa estiva per continuare il cammino intrapreso all'insegna di 820 anni dalla fondazione dell'Ordine da parte degli antenati svevi dell'attuale Gran Maestro dell'Ordine Cavalleresco e Ospedaliero di Santa Maria di Gerusalemme, il cammino animato da convinta e profonda fede cristiana contro i nemici di oggi: conflitti, repressioni e intolleranza per promuovere attività di sostegno alla Cultura di Pace multietnica e multi religiosa.

Sito ufficiale dell'Oridne Teutonico di Svevia

www.teutonici.com




































venerdì 29 maggio 2009

"LA VOCE DELLA TOSCANA" fa la Sua scelta

COMUNALI
8 PUNTI PER RINNOVARE POGGIBONSI
hanno convinto "LA VOCE DELLA TOSCANA" perché in sintonia con delle richieste avanzate dal nostro Movimento verso l'uscente sindaco Rugi e Giunta Comunale e mai trovati un riscontro.
Il candidato Sindaco del PD Lucia Coccheri durante la presentazione ufficiale alla città poteva ammettere al meno alcune malefatte della giunta uscente, ma accompagnata con degli applausi continui, ha approvato e confermato la linea guida dell'amministrazione Rugi e questa mancata autocritica ha influenzato il nostro voto a SFAVORE del PD.
E' logico che "LA VOCE DELLA TOSCANA" sceglie




VOTIAMO

il candidato Sindaco Sauro Vignozzi









Potete scegliere ogni candidato al Consiglio Comunale come preferenza - sono validissimi!




























Vedere tutta la lista qui
Leggere il Programma completo qui

REGIONALI
Sulla scheda gialla vota












EUROPEE
Sulla scheda rossa vota

domenica 24 maggio 2009

Da luglio la nuova Amministrazione di Poggibonsi partirà con la Raccolta rifiuti "porta a porta" ?

Ogni novità è una cosa vecchia, ben dimenticata. Come quella della Raccolta rifiuti "porta a porta".
E' ora che si pensa di migliorare l'aspetto della città nonché di facilitare la raccolta differenziata, e bene che si parte con il servizio "porta a porta" dal centro Storico e dall'area via Senese - via Colombaio. E si spera che con questo si faccia un passo avanti nella causa comune della cura dell'ambiente.
La lettere da parte del Comune di Poggibonsi e del Servizio Ambiente, ricapitata ai residenti delle zone interessate comunica le modalità di Raccolta dei rifiuti urbani domestici che avrà inizio al prossimo luglio.
Ci promettono i sacchetti di diverso colore e orari e giorni stabiliti per il ritiro rifiuti.
Ma sarebbe ancora più completa l'introduzione e la positività dell'iniziativa, se il Comune assicurasse le famiglie della zona menzionata con delle pattumiere appropriate per i rifiuti.
Visto quanto costano, sarebbe un bel gesto da parte del Comune di non pesare sulle famiglie con delle spese per i contenitori rifiuti. O al meno chiedesse ai cittadini scusa con la preghiera di procurarsi queste pattumiere da soli con un "grazie" per la compressione e collaborazione per una causa nobile e comune.
Tra l'altro si spera che non ci sia un successivo rincaro TIA per l'iniziativa che sta per essere introdotta a Poggibonsi.

Paolo Francesco Barbaccia Viscardi, promotore del movimento "LA VOCE DELLA TOSCANA"

venerdì 8 maggio 2009

"...un rappresentante toscano a Bruxelles..."









" La Voce della Toscana"a da voce all'On. Paolo Bartolozzi:

Cara Amica, caro Amico

il PdL mi ha ricandidato alle prossime elezioni per il Parlamento Europeo nella circoscrizione dell'Italia Centrale .
Sarà un appuntamento di fondamentale importanza, anche per i suoi riflessi sul piano nazionale. Dimostrerà la nostra capacità di portare nella nuova Europa i valori e le tradizioni cattolico-liberali e liberal-democratiche che si collocano, a pieno titolo, nella grande famiglia del Partito Popolare Europeo, dove il nostro impegno ci vede contrapposti a una sinistra post-comunista che in Italia, come in Europa, non ha proposte per risolvere i grandi problemi della globalizzazione.
La mia candidatura rappresenta un contributo al progetto di sviluppo basato sulla sussidiarietà, cardine della migliore politica occidentale. Il mio lavoro è rivolto a costruire un’Europa più libera, dove sia garantita la libertà di educazione, quella sanitaria e assistenziale, quella formativa e quella associativa. Un’Europa in cui la cultura umanistica laica e cristiana del primato della persona sulle istituzioni rappresenti il modello di riferimento principale.
Con l'allargamento a 27 stati membri, il primo obiettivo importante è l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, perché non ci sarà vera integrazione economico-monetaria senza un’autentica integrazione politica. In questo scenario il Parlamento Europeo sarà sempre più sensibile alle politiche regionali, per cui è fondamentale che ci sia un rappresentante toscano a Bruxelles. Quello dell'Italia Centrale è un collegio dove il Lazio ha il doppio degli abitanti della nostra regione: è necessario che tutti gli elettori del PdL votino i candidati toscani, in modo da garantire che l'area moderata della Toscana abbia il suo rappresentante.
L’Europa del terzo millennio rappresenta una pietra miliare, non solo per costruire il nuovo assetto istituzionale dell’Unione, ma anche per darle, nel contesto internazionale, quel ruolo di governance politica indispensabile ad assicurare una prospettiva di sviluppo, di sicurezza e di pace per tutto il mondo.

Se credi in questo impegno, ti chiedo di sostenere la mia candidatura col tuo voto di preferenza e quello dei tuoi amici alle elezioni europee del 6 e 7 giugno .

La campagna elettorale sarà aperta ufficialmente lunedì 11 maggio all'Otel Ristotheatre di Firenze. Saranno presenti l'On. Altero Matteoli, ministro Infrastrutture e Trasporti, l'On. Denis Verdini, coordinatore nazionale PDL, l'On. Sandro Bondi, ministro Beni e Attività Culturali, e numerosi altri esponenti politici nazionali e regionali.
Per maggiori dettagli t
i invito a visitare il mio sito, all'indirizzo www.paolobartolozzi.it e, ringraziandoti per tutto quello che potrai fare, ti saluto cordialmente.

On. Paolo Bartolozzi
Deputato al Parlamento Europeo
Gruppo PPE/DE - Delegazione PDL