giovedì 20 ottobre 2011

LA BUONA POLITICA

"LA VOCE DELLA TOSCANA"

" LA BUONA POLITICA"


Dott. Giuseppe Torcivia




















La politica non deve essere opportunismo né convenienza e non deve essere considerata come mestiere, ma passione, dedizione agli interessi del Paese e lontana dalla commistione fra ideali e affari.

La politica deve saper parlare alla gente e sapere ascoltare. Purtroppo nei politici spesso vediamo l'incapacità di intercettare i vari bisogni del Paese e di dare risposte concrete, speranze, respiro e futuro ai cittadini.

Una classe dirigente poco credibile non solo blocca il Paese ma danneggia la nazione agli occhi del mondo.








Una buona politica deve cercare di assicurare un giusto equilibrio tra le varie classi sociali perché possa esserci in una società vera democrazia e vera pace sociale, dando messaggi di speranza e di concretezza. Il suo riferimento è il Paese,la famiglia, la gente, la società intera.

Il saggio politico deve saper portare avanti una politica che unisce con una profonda capacità di dialogo e di ascolto; tenere in grande considerazione i rapporti umani e sapere parlare con tutte le anime del Paese.

Infatti la buona politica è confronto di idee,rigoroso rispetto per il pluralismo e i valori degli altri.

In questa nostra Italia molti politici da un po' di tempo hanno abbandonato la cultura politica della misura e della mediazione, dando vita a risse a conflitti che stanno avvelenando e sconquassando la società italiana, mandando a pezzi il Paese.









Occorre tornare alla vera e buona politica che è lontana dallo scontro permanente, dalla competizione ossessiva, dall'odioso e forte conflitto tra interessi diversi, dalla lotta permanente tra gruppi e sottogruppi.

Il Paese ha bisogno di una nuova stagione di speranza che potrà arrivare se si depongono le armi che hanno il solo scopo non politico e inumano di distruggere la persona dell'avversario.

Si torni a rispettare l'altro,si torni a colloquiare anche quando le posizioni sono distanti.

I "mestieranti" della politica abbandonino e vadano a fare altre cose. La politica deve essere condotta da uomini e donne oneste, di profondissima e grandissima passione che, più degli altri, abbiano a cuore gli interessi della Nazione.

Una sana e vera politica richiede che gli eletti prima di rispondere al partito o al capo rispondano alla propria coscienza e a tutti quelli che si affidano a loro come elettori, come cittadini, come persone.










La riconoscenza, la lealtà non debbano comportare obbedienza cieca, supina acquiescenza ai voleri e alle direttive dei dispensatori di cariche, incarichi, bende e prebende.

Il buon politico deve essere credibile e deve svolgere bene il mandato ricevuto risolvendo i vari problemi con risposte serie,concrete, operative. Chi non opera in questo modo persegue solo interessi personali e non concepisce la politica come servizio. Questi signori girino i tacchi e lascino il campo senza tanto clamore.

Anche i partiti devono operare in modo solare, trasparente, dimostrare con i fatti che la politica non è affare di pochi e che la vita dei partiti non è un gioco di potenti.

Comincino a star lontani dalla "gestione" della salute pubblica: la sanità, settore molto delicato dove possano crearsi contrasti, interessi di lobby vari, disagi, conflitti. Negli ospedali, nelle case di cura e di riposo necessitano soltanto competenza, professionalità,serenità e grande disponibilità e umanità da parte di tutti gli operatori.

I quotidiani conflitti tra le varie cariche istituzionali provocano un "impazzimento" generale di tutte le parti in causa,continui contrasti tra le varie realtà pubbliche provocano sfiducia e grande smarrimento tra i cittadini.

E' assolutamente urgente un ritorno ad un sereno confronto ( molte volte auspicato dal nostro Presidente della Repubblica ) e ad una leale collaborazione tra politici e magistrati,tra le varie istituzioni del Paese.










I politici si ricordino quello che affermava uno dei padri dell'Europa JEAN MONNET : " Niente è possibile senza gli uomini, ma nulla è durevole senza le istituzioni". Le istituzioni devono sempre essere considerate sacre.

Ancora per una buona politica come non ricordare le parole di Mons. FRANCESCO MICCICHE',Vescovo di Trapani pronunciate nel 2003 :

" La politica non è affarismo: Non può essere gestita da gruppi di potere economico e non può avere le caratteristiche dell'azienda privata da amministrare. Non si tratta di un prodotto da vendere o di un guadagno da realizzare,ma di un popolo da promuovere".

Ai nostri rappresentanti ed amministratori, a qualsiasi livello, vorremmo ricordare solo il motivo per cui occupano quei posti: rappresentare i cittadini nell'amministrazione della cosa pubblica. Niente di più.

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