lunedì 18 marzo 2013

DIALOGO e UNITA' - IL PAESE ASPETTA

"DIALOGO e UNITA' - IL PAESE ASPETTA"
Dott. Giuseppe Torcivia
 
" Non dobbiamo mai negoziare per paura, ma non dobbiamo mai avere paura di negoziare” ( John F.Kennedy )

L'Italia ha bisogno di essere governata e bene. I politici hanno il dovere di dare un governo al Paese.
I problemi sono enormi e molti e la politica che deve risolverli perchè essa non è fuori dalla vita della gente.
E' urgente togliere l'Italia dal pantano in cui si trova. L'economia non va bene, il Paese è pieno di debiti a causa di una politica rissosa, impazzita e degradata.

Dicono che gli italiani siano difficili da governare.
Molto tempo fa Enzo Biagi scriveva: " Compito immane mettere d'accordo, come disse un nostro contemporaneo, un popolo che a Nord chiama uccello quello che al Sud definiscono pesce. E non c'era ancora Bossi ".
Bisogna provarci e con grande convinzione e passione. Ora ad una capacità di protesta occorre una capacità di costruzione.
Nessuno può tirarsi indietro, ne vale della vita e del futuro nostro e dei nostri figli.
Occorrono riforme riforme riforme e ricucitura del rapporto tra cittadini e politici. Tutti devono capire che è necessario, oggi più che mai, uscire dal piccolo cabotaggio per pervenire a forme di collaborazione chiara, nobile e generosa.
IL PAESE ASPETTA. Alle nuove generazioni deve essere consentito di entrare un domani nel mondo del lavoro per evitare che diventino preda di tutte le avventure.
Ai disoccupati bisogna dare lavoro, agli studenti prospettive di futuro certo e migliore, ai pensionati pensioni decorose, alle famiglie aiuti, alle imprese fiducia e credito perchè cosi possano creare posti di lavoro, sviluppo e ricchezza, alla comunità intera tranquillità e sicurezza.

Meno tasse, meno balzelli su ogni cosa, azzerare "lacci e lacciuoli".
Non promettere opere faraoniche, ma cose concrete che interessano subito i cittadini,non usare il potere per i propri interessi, per la propria gloria, per il proprio soddisfacimento personale.
DIALOGO e UNITA'. Si fermino i litigi continui, le divisioni, le rivalità.
Chi è convinto della bontà delle proprie idee e le professa con vera passione e grande onestà non abbia paura di confrontarsi con gli altri. Non aspetti che gli altri si autodistruggano o spariscano.
"A che servono le mani pulite se si tengono in tasca" ( Don Milani )
Si abbandonino i rancori, le rivincite.
Le persone perbene e oneste non buttino via occasioni irripetibili.
Le varie forze politiche si guardino senza diffidarsi, si incontrino senza temersi, si parlino senza compromettersi
I politici si ricordino che per essere rispettati bisogna sempre capire e comprendere le ragioni degli altri.
Nessuno resti fermo. Le forze politiche trovino la via del dialogo e dell'unità per confrontarsi.
Ciascuno metta a disposizione degli altri i propri talenti.
Il cambiamento richiesto è profondo, riguarda il modo di comportarsi di tutti, ma anche il coraggio di cambiare pagina, di svoltare.
I politici "anziani" ed i nuovi (questi ultimi per la prima volta molto più numerosi) che entrano nel nuovo Parlamento trovino questo coraggio.
Avanti. Da una situazione di crisi si può davvero cambiare il Paese e ricostruire un rapporto tra cittadini e politici.
Può nascere una nuova storia.

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Nota nostra. Che i politici non dimentichino che senza il popolo loro non sono nessuno.


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