sabato 21 febbraio 2015

IL MERCATO DELLE VACCHE CONTINUA


"IL MERCATO DELLE VACCHE CONTINUA"
Dott. Giuseppe Torcivia

Mentre il Presidente Mattarella, appena nominato, pronunciava le sue prime belle e incisive parole: "Il mio pensiero va alle speranze e alle difficoltà dei nostri concittadini" nello stesso momento il pensiero di molti politici era rivolto agli sviluppi della loro carriera a come mantenere la poltrona presente e futura e a barattare il potere conferitogli con il voto con i propri interessi.
Se i treni italiani in servizio per i pendolari si muovessero alla stessa velocità dei parlamentari nostrani nelle varie trasmigrazioni da una parte politica ad altra o da una corrente di partito all'altra, le ferrovie italiane avrebbero il primato mondiale della puntualità e milioni di italiani tutti i giorni arriverebbero al posto di lavoro meno stressati.
Un amico americano mi ricorda sempre che in Italia quello del saltimbanco è un mestiere in via d'estinzione i migliori sono tutti passati alla politica.
Qualcuno scrive perché non chiamare questi passaggi da un partito all'altro con un termine più appropriato transumanza: migrazione stagionale delle greggi e delle mandrie.
Una transumanza continua per mantenere le poltrone e in vista di quelle future perché si tiene famiglia, perché non si vuole tornare a casa, perché non ci si rassegna a perdere emolumenti-diaria-privilegi-pensioni dorate.
Guai ai vinti e quindi corsa a salire sul carro dei vincitori di turno oggi più che mai strapieno di laudatores. Degli antichi romani gli italiani hanno ereditato soprattutto questo spirito.
Un vecchio amico politico mi diceva, con sua grande delusione, che in politica non si hanno amici, ma soltanto compagni di cospirazione.
Questo andazzo, questo comportamento lo si constata tutti i giorni così la distanza tra la politica, politicanti e cittadini diventa sempre più grande.
Le prime parole del Presidente Mattarella, che ho ricordato prima, sembrano dette per accusare e scuotere una buona parte della classe politica.
L'accusa di non avere dato a ben due generazioni la possibilità di una vita serena, di avere creato solo condizioni di precarietà per molti giovani e meno giovani, di non aver creato situazioni di sviluppo, di avere negato la possibilità alle persone di scegliersi liberamente un lavoro, farsi una casa, una famiglia e di poter avere e crescere dei figli, di aver negato la giusta tranquillità ai pensionati, di avere tradito le speranze di un popolo.

Tutti questi voltagabbana per giustificarsi danno motivazioni, le più disparate, ma non incantano più come una volta. La gente si è accorta che costoro vivono in un altro mondo, sempre più italiani capiscono che questi politici da tempo hanno smesso di ascoltare e comprendere la società e di parlare al cuore e alla testa delle persone perché in altre faccende affaccendati.
Questi voltagabbana vanno avanti a minacce e compromessi tra di loro, tra ricatti e controricatti, ritorsioni e controritorsioni infischiandosene degli italiani che si stanno impoverendo sempre di più.
Abbiamo politici pallonari, ammalati di protagonismo, megalomani, spregiudicati,
arroganti,vanitosi sempre alla ricerca delle telecamere, esperti giocatori di poker con
grandi responsabilità che considerano ogni rapporto politico come una corsa in taxi.
Uomini politici pavidi, non con la “U” maiuscola ma quacquaraccà come li definiva Leonardo Sciascia.


Il nostro augurio e la nostra speranza è che il prossimo futuro veda meno parassiti, meno gente che rinnega il proprio passato e cancella il proprio presente; veda meno voltagabbana senza dignità, meno opportunisti, marpioni e furbacchioni e più gente di buona volontà.
Tutto può cambiare, una Italia migliore è possibile, dipende dai cittadini italiani.

"NON E' FACILE LASCIARE LE COSE PRIMA CHE LE COSE CI LASCINO ".
(Gen.Charles De Gaulle)

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