giovedì 2 ottobre 2008

Occhio non vede, cuore non duole? La politica di accoglienza dei senzatetto.

Da qualche parte in Italia i senzatetto disperati fanno irruzione e occupano l'aula consiliare del comune.
I senzatetto che passano la notte all'interno dell'Ospedale di Campostaggia evidentemente non hanno famiglie e sembrano persone rassegnate e non organizzate per gli assalti al comune. Loro si recano all'ospedale puntualmente e vi trovano un posto dove dormire senza essere disturbati. Gli addetti li tollerano e chiudono un occhio. E qui non centra niente cuore che non duole: nell'ospedale sanno bene che i senzatetto non hanno un riparo.
Per ora questa "convivenza" con loro scorre senza incidenti, ma è assolutamente chiaro che la struttura dell'ospedale di Campostaggia non è protetta da qualsiasi "ospite" indesiderato e meno pacifico a differenza di quelli abituali. Fino a oggi non vi è stato nessun incidente particolare che avesse potuto infrangere l'incolumità del personale, dei degenti o dei loro oggetti personali e farmaci, ma tutta l'area dell'ospedale è accessibile per chiunque e a qualsiasi ora anche per quelli eventuali malintenzionati.
Tornando invece al problema, visto che l'ospedale di Campostaggia accoglie i degenti da tutta la Valdelsa e di più, visto che è indispensabile la sicurezza all'interno per tutti, visto che anche i senzatetto hanno bisogno e diritto costituzionale di vivere in condizioni umani, il Movimento "La Voce della Toscana" avanza una proposta a tutti i Comuni della Valdelsa di prendersi la responsabilità a proposito, e oltre all'incremento della sicurezza all'interno dell'Ospedale, che vi sia elaborato un progetto per la degna sistemazione per le persone senzatetto, anche esse spesso malate e anziani. Ad esempio, costruire per loro una "Casa di accoglienza", un dormitorio, una specie di Magione come nei tempi medievali e di dare un rifugio temporaneo e una cura a quelli che non ce l'hanno. Che sia una manifestazione della civiltà verso i cittadini meno fortunati e la protezione a sua volta di quelli che hanno diritto a la loro incolumità.
Paolo Francesco Barbaccia, promotore del movimento "LA VOCE DELLA TOSCANA"

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