mercoledì 30 giugno 2010

" LA PERSONA AL CENTRO DEL MONDO"




Dedichiamo questo articolo ai cavalieri teutonici che da sempre operano in difesa della dignità della persona. Ai nostri lettori che ci seguono con attenzione e simpatia.

E a tutti coloro che si riconoscono nei nostri valori e ci spingono ad andare sempre avanti nel cammino intrapreso.


S.E. Duca Giuseppe Torcivia

Cavaliere di Gran Croce di Giustizia dell'Ordine Teutonico Dinastico
Gran Cancelliere Magistrale

Il nostro Paese attraversa una grave e profonda crisi economica ,sociale e morale. Milioni di disoccupati,sottooccupati e cassaintegrati, migliaia di famiglie che vivono nella povertà dominate dall'angoscia e dalla disperazione, anziani lasciati in totale indigenza e solitudine. Immigrazione clandestina incontrollabile e criminalità sempre più feroce non consentono una pace sociale e un vivere tranquillo e sicuro. Spesso si dimentica che il vero protagonista in tutti gli scenari possibili è e deve essere la persona.

Qualsiasi sistema politico, economico e sociale sarà vincente se presterà sempre attenzione ad ogni essere umano. Non si può prescindere da questo. LA PERSONA AL CENTRO DEL MONDO con la sua dignità, la sua cultura, la sua storia. La persona come soggetto sociale in tutte le sue articolazioni : come imprenditore, come operaio,come politico,come operatore sociale,come operatore di giustizia, come pastore di anime, come studioso.

Occorre un sistema dove ciascun individuo venga considerato,ascoltato e valorizzato per tutto ciò che può esprimere e dare.

Un sistema dove si predichi la collaborazione tra le varie classi sociali, si attui e si garantisca questa collaborazione in modo giusto,umano e democratico. Un sistema che favorisca lo sviluppo economico, il bisogno di benessere e prosperità non dei singoli ma di tutta la collettività. l'insicurezza, l'instabilità, la discriminazione, l'incertezza dominano e creano profondo malessere in tutti gli strati della popolazione. C'è da ricostruire un Paese diviso, diffidente, stanco e insicuro. Ci sono da fare riforme assolutamente improcrastinabili. Ci sono da porre in essere dei progetti che arrivino il più presto possibile in porto, perché la gente è stanca di promesse, di parole, di chiacchiere e di sacrifici. Qualsiasi progetto, qualsiasi realizzazione, qualunque progresso tecnologico non deve annullare,mortificare o dimenticare le legittime aspirazioni della persona. Quel che necessita è una classe dirigente che comprenda veramente tutto questo e agisca di conseguenza dove è impegnata. Una classe dirigente che sia all'altezza dei propri compiti. Chi non è in grado o è nella impossibilità di operare si metta da parte, faccia un passo indietro,anche due tre.

ABBIA IL CORAGGIO DI LASCIARE!

Chi ha responsabilità pubbliche si metta veramente e concretamente al servizio della gente tenendo sempre ben presenti i valori della libertà, della democrazia, della giustizia sociale, del rispetto reciproco,della solidarietà. Valori più che mai attuali, necessari per interpretare e soddisfare le ansia di questa nostra società inquieta, impaurita, sbandata. Ma non solo la classe dirigente del Paese deve intervenire. Ogni forza, ogni voce, ogni vitalità che si nutre di questi valori è necessaria per contribuire a dare il massimo di garanzia e concretezza alle speranze del domani. Se si saprà costruire con serena perseveranza si avrà senz'altro la premessa per tempi migliori, più sani, più sicuri, più giusti.

Il compito è difficile, l'obiettivo finale arduo da raggiungere, ma è importante che ciascuno faccia la propria parte, grande o piccola, visibile o defilata, non ha importanza, purché la faccia con onestà, passione e convinzione. Questo è già abbastanza per operare in positivo e creare un futuro migliore per tutte le persone.

L'uomo non dimentichi e non abbandoni l'uomo, suo fratello.



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