sabato 18 febbraio 2012

Tra i profeti e i farisei - L'EUROPA DEI POCHI FURBASTRI ?

"LA VOCE DELLA TOSCANA"

" Tra i profeti e i farisei - L'EUROPA DEI POCHI FURBASTRI ?"


Dott. Giuseppe Torcivia


Sono in arrivo ulteriori stangate che non sembrano smuovere lo scetticismo della Germania. Mi sembra smodato ed eccessivo arrivare a dei parametri imposti da un gruppo di burocrati facendo pagare ai cittadini europei altissimi prezzi : disoccupazione, sacrifici impossibili, sofferenze umane.

In Europa parte del potere è nelle mani di burocrazie tecnocratiche le cui decisioni vengono confermate e ufficializzate dai ministri. Ma questa non è democrazia. Esiste una burocrazia che durante riunioni di ministri propone le sue ricette, le sue direttive senza che il popolo sovrano le abbia delegato la rappresentatività. Imperativo categorico: tagliare le spese, aumentare le tasse, ma così si va verso un aumento della disoccupazione, ad un fermo della produzione, ad una rivolta generale.

Il disoccupato continuerà per lungo tempo a rimanere disoccupato; l'imprenditore con una moneta, anche se rafforzata, esporterà di meno. Calerà la produzione, non si creeranno posti di lavoro, anzi diminuiranno.

L'Italia riuscirà a sistemare la sua posizione, soddisferà tutte le condizioni a noi imposte. La Germania ha interesse che ci riesca, ma alle sue condizioni.

E' indubbio che l'entrata in Europa ha portato un minore onere nelle importazioni, ad una riduzione dei tassi di interesse a risultati significativi per il bilancio dello Stato. Ma per un paese esportatore come l'Italia gli svantaggi sono superiori, le difficoltà si moltiplicano.

" Valuta forte uguale popolo povero: nessun paese esportatore può sfuggire a questa relazione. "

I benefici migliori sono stati e sono ancora dei paesi come Germania e Francia dove la grande industria è molto più sviluppata al contrario dell'Italia dove è più diffusa e importante la piccola industria quindi con più possibilità di trasformazioni, con meno lacci e laccioli, con più possibilità di manovre di smobilizzo sul piano delle risorse umane, diversificazioni e quant'altro.

Le rigide misure inflazionistiche stanno causando conseguenze disastrose e un aumento della disoccupazione in quasi tutti i paesi europei.

Le direttive imposte dai tedeschi stanno mettendo in ginocchio la Grecia, la Spagna, il Portogallo e pian piano anche l'Italia che, costretta a seguire una politica fortemente deflazionistica, vede aumentare le schiere di disoccupati e diminuire le capacità industriali.

Oggi l'Europa è governata da tecnici dell'economia e del diritto, attenti esecutori alle leggi universali del mercato. Conta solo il denaro, diventato un valore assoluto che domina anche la politica.

Molti anni fa Alan BLINDER (ex vice presidente della banca federale americana) già affermava: "Quando gli storici guarderanno indietro all'ultimo quarto del 20° secolo ( ma aggiungo io fenomeno più accentuato oggi) diranno che la caratteristica principale è stata lo spostamento senza precedenti di denaro e di potere dal lavoro verso il capitale, dal basso verso l'alto della piramide sociale. "La politica è in ritirata non solo a livello internazionale ma anche a livello nazionale. Tutti i paesi aderenti stanno rinunciando pian piano alla loro sovranità, stanno tradendo i veri ideali che hanno ispirato i padri fondatori dell'Europa.

QUESTA E' L'EUROPA DEI POCHI FURBASTRI E NON E' L'EUROPA DEI POPOLI.

Chi è titolato a poterlo fare dovrebbe dire a qualcuno, chiaro e forte, che l'Europa siamo tutti noi nessuno escluso. Nessun paese deve essere lasciato solo e aiutato a salvarsi - non ad impiccarsi per scelte e richieste impossibili imposte.

Così l'Europa muore. Manca la solidarietà, una vera azione di spirito di tutti i suoi aderenti. Vengono solo rispettate le regole della tecnocrazia non della democrazia.

L'Europa ha abbandonato gli ideali su cui era sorta. Senza comuni ideali la solidarietà scompare e rimangono solo interessi e speculazioni.

Questa Europa che non basa la sua politica sull'interesse reale e concreto dei suoi cittadini rischia il fallimento.

Robert SCHUMAN e Konrad ADENAUER, i due padri fondatori dell'Europa avevano idee, motivazioni , progetti molto nobili e non pensavano a calcoli matematici di perdita o di profitto.

Nessuno degli Stati membri deve essere lasciato indietro. Non possono essere abbandonati i nostri fratelli greci, portoghesi, spagnoli. Non è umano imporre condizioni non dignitose e crudeli.

Le regole rigide del mercato provocano instabilità, insicurezza, disuguaglianza, forti tensioni facilmente propagabili in tutti i paese dell'aria comunitaria europea.

Una Europa senza cuore che bada solo ai numeri, cifre infischiandosene della vita della gente, del futuro dei giovani quanto può durare ?

Poi siamo costretti a sentire anche gli europeisti ( sono presenti al Parlamento europeo) di casa nostra per i quali l' Unità d'Italia non è stata mai fatta.

Altro che Europa per costoro, neanche l'Italia esiste e dobbiamo ascoltare o leggere: "Forza Etna" , "Alzare il muro ", "Secessione" ,"Libertà e Indipendenza (???!!!) ".

Queste cattiverie, queste castronerie, purtroppo, trovano ospitalità nelle menti di coloro che pretendono di essere cittadini di una nazione padana (??!!??) indeboliscono la nostra nazione, minano una sana convivenza sociale, ci allontanano da una vera Europa.

La cosa più triste è che nessuno governante alzi una voce forte contro l'appiattimento delle coscienze di fronte alla insensibilità dei poteri burocratici, al freddo cinismo di superesperti, superbanchieri. Nessuno dei personaggi autorevoli che dica la nostra è una Europa che pesa poco sul piano politico mondiale, che non ha grandi disegni strategici, che subisce l'arroganza di pochi.


Nessuno dei personaggi autorevoli che si ricordi e ci ricordi che per risolvere la questione della Bosnia, problema puramente europeo, l'Europa dovette chiedere l'aiuto degli Stati Uniti d'America.

QUESTA E' L'EUROPA CHE VOGLIAMO ?

QUESTA E' L'EUROPA CHE CI MERITIAMO ?

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